venerdì 19 giugno 2009

150 anni fa la Lombardia liberata con l'aiuto dei Tunisini e degli Algerini

In questi giorni ricorre il centocinquantesimo anniversario della seconda guerra d'indipendenza italiana. Nelle battaglie di Montebello, Magenta, Palestro e Medole - San Martino - Solferino si dimostrò determinante il ruolo dell'armata francese, numericamente preponderante rispetto al contributo delle forze italiane.
A Solferino il massacro di 40.000 persone, tra morti e feriti fece nascere l'idea della Croce Rossa.
Il sacrificio di decine di migliaia di soldati appartenenti a nazioni lontane e dai più diversi linguaggi fu il prezzo pagato per la liberazione di quell'area geografica che alcuni chiamano Padania.
Importante componente delle truppe francesi erano allora gli Zuavi.
La divisa di questo corpo militare ne testimonia chiaramente l'origine vicina alla tradizione turca. Stupende rappresentazioni di questi soldati si osservano nei quadri esposti in questi giorni nella mostra "Napoleone III a Brescia e a Solferino. La Vittoria celebrata (1859 - 2009)" presso il museo Santa Giulia di Brescia: 20 giugno - 20 settembre 2009.
Gli zuavi erano Tunisini, Algerini, Berberi... certamente anche francesi.
Tra i volti che si possono osservare nei grandi dipinti di questa epica battaglia si riconoscono i medesimi tratti somatici ed il colore degli immigrati che oggi popolano la mia città.
Un secolo e mezzo fa i loro trisnonni entravano in Brescia accolti dall'entusiasmo della folla festante, per andare poi ai feroci assalti alla baionetta che insanguinarono le campagne a sud del Garda.

domenica 12 ottobre 2008

Noi Celti, Goti, Longobardi, Barbari del passato: Italiani d'oggi.

I popoli d'Italia portano impresso nel DNA il misterioso intreccio di sangue nato dal confluire di genti lontane.
I nostri avi lottarono su questo stesso territorio per conquistare giorni più sicuri e felici per sé e per i figli.
Proprio come i nuovi italiani.